25/12/13

Buon Natale

Quest'anno voglio proprio cimentarmi con gli auguri di Natale. Perchè, direte voi? Boh. Forse perchè so che devo andare a dormire, perchè questo Natale devo lavorare ma non ne ho voglia. Forse perchè ogni tanto vanno fatti, forse perchè ho semplicemente voglia di scrivere, in questa mite nottata, appena stanco ma accompagnato dal mio grappino, solo con lumicino dello schermo lcd.
Perciò mando i miei auguri di Natale, la festa della pace e dell'armonia, ai tanti Gesù che ci sono in giro, gente che lotta per amore, che soffre per far star bene gli altri e che, magari, ora si sta facendo un culo quadro mentre noi stronzi ci gongoliamo di fronte a babbi natale ed alberi scintillanti.
Auguri ai miei cari, ancora barcollanti per le botte prese poco più di un anno fa. Auguri al mio Papà, di certo ancora in pensiero per noi, ovunque adesso sia. Auguri a coloro che hanno sofferto, in questo balordo 2013, a quelli che hanno perso qualcosa e lo stanno cercando, a quelli che hanno preso decisioni difficili, hanno lasciato, hanno perso. Buon Natale ai bimbi confusi, ai nuovi innamorati e, perchè no, ai soliti rancorosi. Auguri a quelli che sono partiti, a piedi, in aereo, di testa. Auguri ai matti che, di certo, hanno ragione "ed i pazzi siamo noi". Auguri a quelli che hanno pianto ed ad ogni loro lacrima. A coloro che si sono ritrovati, nel 2013, ed a quelli che hanno capito di essere importanti. Auguri a quelli che dovranno combattere, perchè anche vivere, certe volte, è guerra. Auguri ai nemici bastardi, sordidi e farabutti. Ai mali del corpo e dell'anima: auguri anche a loro perchè sappiano che li odio ma non ne nego l'esistenza. Auguri ai governanti, puttanieri del soldo e suoi schiavi, incapaci di creare salute e ben-essere, attenti a rincorrere il male per fuggire il male, in un girotondo intorno alla loro fossa. Auguri a quelli che arriveranno perchè nascano già forti ed ottimismi, che io non riesco ad esserlo. Auguri a coloro che scappano dai loro paesi, incompresi nel loro dramma di dover lasciare casa per, forse, morire. Buon Natale a quelli che non hanno più un lavoro, dignità calpestata da un sistema che ti abbraccia solo per non cascare. Auguroni al fallimento, di qualsiasi tipo sia, (a parte quelli fraudolenti) perchè sia come il primo respiro di un bimbo, dramma e sofferenza di rinascita.
Auguri a tutti i miei amici, perchè sono parte di me. 
Auguri, non compresi, alle mie gatte, capaci con un gesto di raddrizzarti una giornata storta.
Buon Natale a mia moglie, senza un perchè 'chè sarebbe poco e spazio per mille motivi non ce n'è.
Auguri a chi leggerà, almeno fino a qui, questa pagina di vaccate, perchè la vostra fiducia e pazienza va sottolineata. Buon Natale a chi non c'era ed a chi non ci sarà, a quelli che si accontentano ma che darebbero tutto per un tramonto. 
Auguri ai musici, ai poeti ed ai temerari esploratori dell'essere, perchè continuino il loro difficile percorso. Felice Natale alle passioni, accompagnato da una bestemmia a mezza bocca per quanto stia diventando impossibile coltivarle. 
Auguri a Paolo Conte: "Un'altra vita" è un regalo, non solo per me, tra i più commoventi che qualcuno mi abbia mai fatto.
Auguri al  mio ultimo bicchiere, in questo Natale strambo, passato a cercar di far godere gente che non conosco e che non mi conosce, cercando di allontanare per un attimo le preoccupazioni dalle loro teste, per quanto sia patetico festeggiare a comando. 
Ma, in fondo, chi se ne frega: questa vitaccia nient'altro è che una lunga e noiosa partita a scacchi. Quando è il tuo turno una mossa la devi fare per forza, a volte decisiva a volte, più spesso, d'attesa.
L'ultimo augurio lo voglio mandare a Charlie Parker ( un drugàà degli anni 40...), perchè non smette mai di pizzicarmi il cuore ed il cervello.
Buona notte.







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