21/10/13

Improvvisazione strampalata su un tappeto Jarretiano

 


Bianco, bianco bianconerobiancobianco.
Tum. Tusccc.Tutum.
Vibrato, walking. Tre note. Più tre.


Sol


Tumtutum.Tusccc
Ecco parte. Sale il ritmo e la mia mano si muove veloce. Tasti, tanti. Pidù. Pidù.


Il mignolo cede. Il sinistro. Sempre un po'. Un trillo. Jazz!


Quel dannato basso fila via dritto (e storto). Dum Dum Dum. Didò.


Guardami, Rocco. Stop. Riprendi lento ( e veloce). TapumTapum. Tuscc Tuscc.


Ah! Spingo il tasto ( solo il nero. Fa#, per l'appunto). Forte . Assolo. Guardo nel mezzo. Nero e bianco. Nè destra né sinistra. Nel mezzo.
Guardo Rocco. Solo dopo. Eccolo! Rulla rirulla e splash.
Devo telefonarle, mi aspetta. La sua bocca, così dolce.
Tapum.
Labbra serrate, incazzate. Mi terrà il muso.
Splasc.
Tocca a me. Ribalto, rigiro, suono ( forse no!). Dieci note. Insieme. Bum ( armonia in accordi dissonanti). I bassi. Cazzo, occhio ai bassi! La sinistra, diceva Maestro Casolari.
Ecco che arriva. Ora siamo insieme: il punto è arrivato. Non si corre ( si passeggia? Suonando?). Insieme. Il punto. Vibrazione che non capirete mai ma la state sentendo. Dentro. ( Chissà se fuori...) TapumTa tatata splasc. Lacrima. Non la so trattenere.
Fsccccccccccccccc
Fsccccccccccccccc
Jazz!
Adoro questa fase. Spazzole e rullante. Prato d'erba, toccata con piedi scalzi. E mani.
Come farò a spiegarle, pum tatà, di noi, trillo, scalettina. Diminuito. Uh! Tipidò tatà.
Le mani. Domani si vedrà, ora godi. La testa mi dondola, sugiùsugiù. Ale si ferma. Riparte. Ride il grullo, poi rimacina. E giù. Solo di Ale. Stop. Sua maestà il contrabbasso. Grasso e veloce (funzionerà?) Pancia solsolfasolsolmimidosi. (Perchè si chiudono gli occhi sugli assoli di contrabbasso? )
Tocca a me. Da qui. Tac tac tac nerobianco nero nero. Ruota, mare fontanella splasc. Freddo Trillo.
Walking.
Rocco. Pelle e legno.Tapum pum tà. Sudore liquido ( come sennò?) e vortici di arti .
Torniamo insieme, sulla rullata. Cerchiamo il punto, di nuovo. Schiaffi l'un l'altro per cercarsi. Occhi. Spalle. La bocca si piega in giù. Arriva. Il punto. Di nuovo. Tutti sù e calore intorno. Tema e finale.
Applausi di tre mani.
Una alla volta.
Ovviamente.

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