18/10/12

Difficile

Molto difficile. So benissimo che devo metabolizzare ma come cavolo si può fare? Diverse volte avevo sognato la morte di mio padre, mai nella maniera in cui è avvenuta, ovviamente. Il senso di colpa col quale, ogni santissima volta, mi ero svegliato lo ricordo bene. Nulla, però, c'entra con quello che mi prende ogni tanto, quello strizzone allo stomaco che ti soffoca, l'umido che improvviso ti offusca la vista, quella sensazione di " sott'acqua" che ti spezza e l'immagine fissa ai suoi ultimi respiri e a quelle sue parole di speranza che finchè campo mi perseguiteranno. Poi ripenso a quel " Ciao" pieno di sforzo, difficile e sofferto, sua ultima parola, pronunciata al mio ritorno, al suono della mia voce, quella che gli mancava per la certezza che eravamo tutti lì, insieme, a dargli l'ultimo saluto.

Non siamo un aereo nè un piano stonato...



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