05/10/12

Ho visto ( l'ho sentito!) il respiro stanco, sfinito del guerriero e mi ha straziato.
L'ho sentito abbandonare la speranza, la vita e il mio cuore si è spezzato.
Ho capito davvero cos'è l'ultimo saluto ed ancora ne piango.
La mia mano sul petto lento, tiepido e affannato ha percepito l'ultimo respiro ed una scossa di fottuta elettricità molle mi ha folgorato, mi ha strizzato il cervello.
Ho pianto tutte le lacrime che avevo. Ho morso le mie labbra fino a farle sanguinare.
Vedere un lottatore piegato, fottutamente rassegnato, mi dilania l'anima. 
Sentirgli dire che tutto va bene, sapere che non voleva preoccuparci mi punisce. Punisce la mia ignavia.
Sono un verme piagnucolone e non conosco il coraggio.
L'ho guardato morire, mio padre, l'ho osservato. Che la morte mi rimanga negli occhi, che mi tatui le pupille.
Che mai lo dimentichi così, fragile cristallo in bilico sul bordo del tavolo.
L'ho sentito andare via , lasciarci, lasciarmi, e non essere più lì, in quel posto di merda.
Sfigurato, non più lui, ho visto il suo guscio restare inerme sul letto fradicio, non stanco nè affannato.
Non sereno. 
Incazzato.
Forse.
Incazzato anch'io.
Forse.
Disperato.
Un po'.
Tossica: ecco com'è la morte. 

-

Ho visto ( l'ho sentito!) il respiro stanco del guerriero inerme, fieramente disperato.
L'ho visto e mi ha straziato.
Ho visto lacrime di colori e sapori diversi, di età differenti, di colori cupi.
Ho riso di un prete fantoccio e di gaffes sulla bara.
Lo spirito gogliardico di mio padre ha regnato sul suo funerale, fiero e potente, più del profondo dolore di tanti.
Giorni ne piango, giorni ne rido.
Penso alla bastarda della vita e mi incazzo. Penso a chi vive senza un senso, a chi merita di morire, inutile immondizia che lorda questo mondo. E mi incazzo.

-

Ciao, Pa. 
Ti saluto così, con frasi sconclusionate.
Del resto sai come sono fatto...
Ti dedico una canzone, l'unica, forse, che riesca a darmi un senso, che  mi sento di legare di un filo d'oro di amore per te.
Davide




1 commento:

Anonimo ha detto...

...ti abbraccio...
Mìgola