24/07/13

Difficile

Qualche tempo fa, nella trasmissione televisiva di Fabio Fazio, appariva Ivano Fossati che, in pratica, salutava tutti e lasciava il mondo della musica ( almeno quella di cantante). Cantò, anche, quella sera, toccando corde profonde dell'anima come bene sa fare, sull'onda del saluto di chi parte per un lunghissimo viaggio. Parlò, poi, ed in particolare disse alcune cose sul linguaggio di questi tempi, sui veicoli che lo trasportano e sulle cose che vengono dette.
Il succo era:" Ora, grazie a piattaforme come facebook, twitter & co. la gente sente il dovere di dire per forza qualcosa, quasi il silenzio li spaventasse o li annullasse, per cui vengono dette un sacco di cose inutili. La gente ha bisogno di essere rieducata al silenzio, se non si ha nulla da dire."
Cito Nanni Moretti, anche se il riferimento era diverso:" Le parole sono importanti!!!"
Non nego che la cosa mi ha colpito ed ha innescato una serie di riflessioni su linguaggio e paure inculcateci dal sistema che vi risparmio ( in fondo vi voglio bene...)
Tutto questo lo dico per giustificare la mia latitanza dal blog. Ovviamente, oltre a questo c'è il fatto che il mio nuovo lavoro mi regala mqttinbe libere e non più serate ed al mattino si è meno portati alle riflessioni filosofiche o al mondo del web. Dormo o faccio il giardiniere, in genere, attività molto meno "maledette" del blogger notturno incazzoso. Ma c'è solo da abituarsi ai nuovi ritmi ed orari.
Resta bello, però, tuffarsi di tanto in tanto nei blog che seguo da tanto tempo e scoprire che, a differenza di facebook, regno dello sparlare inutile, resta un mondo in cui si dicono cose che vanno dette, che hanno un peso, sia esso leggero e scanzonato, sia terribile e pesante.
E' per questo che resto affezionato a questo mondo e mi allontano sempre più da quello dei social, tendenzialmente legati ad una idea di te come essere solo e bisognoso di attenzioni, piccolo cagnetto abbandonato ed alla ricerca della ciotola e di qualche carezzina e per questo disposto a regalarti a chiunque abbia bisogno di informazioni, la vera droga di questi tempi.
Vi linko, di nuovo, una canzone di Ivano Fossati che mi riporta a quella sera in cui lo abbiamo salutato tutti, per fortuna non a causa di brutte cose ma per un buen ritiro, coccolato dal suono del mare, dalla musica lieve di un silenzio e dall'abbraccio del tepore di un sole primaverile.
Noi, poi, ci sentiamo presto.
Hasta


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