03/01/12

Barbera d'Alba 2005 Flavio Roddolo

Colore brillantissimo, carico il giusto, di un bel rubino netto. Infilando il naso nel bicchiere spunta un fruttato che fa salivare, di ciliegia ma anche di frutti di bosco acidini. Sarà anche un po' atipico ma ci sento profumi che ricordano il geranio, prima che arrivino quelli di buccia d'arancia, di chiodo di garofano, quasi una specie di vin brulè. Intenso e fine ma è soprattutto l'attitudine a farti salivare che stupisce, sottolineandone la "croccantezza". Bocca verticale, gustosa e vibrante. Una partita di ping pong fra acidità spigolosa e sale, con il tannino lievissimo e l'alcool che sembra non esserci, tanto è equilibrato. Lunga la persistenza, centrata sul frutto. Piace molto, anche se mi aveva esaltato, tempo fa, maggiormente, il nebbiolo. In ogni caso regge perfettamente il piatto e piace anche dopo il pasto, sorseggiato davanti alla tv. Grande vino che spacca il sedere a moltissimi "concorrenti", anche per il prezzo da Nobel per la pace.
Ci abbiamo mangiato delle polpette fatte con avanzi: una tagliata lasciata a metà perchè gommosa, riso bollito, olive nere, formaggio edamer. Tritata la carne, si unisce al riso, ad un uovo ( per 350 g di carne e 50g di riso), olive spezzettate, formaggio grattugiato. Si fanno delle pallette di 3 cm di diametro e si passano in forno ventilato per dieci minuti. Nel frattempo si lascia rosolare in padella con olio un trito di cipolla rossa, scalogno e porro, si bagna con del vino rosso e, sfumato l'alcool, si aggiunge un poco di passata di pomodori. Passati i 10 minuti si frulla il soffrittone e si ributta nella padella con le polpette, si diluisce con un goccino d'acqua e si lascia andare coperto per un'altra decina di minuti. Vengono parecchio buone e ti aiutano a non buttare niente. Contorno di coste ripassate col pomodoro ( aiuta la coscienza del dopo-abbuffate natalizie, come del resto le polpette non fritte).
Anche stavolta niente foto, sorry. Se le provate, magari, mandatemela voi.
Buon inizio d'anno a tutti.
Hasta

Davide Van De Sfroos - Akuaduulza

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