Che dire: vini capolavoro non ne ho trovati ma sono riuscito lo stesso ad uscirne con 4 bottiglie. Ebbene sì, esistono ancora, da queste parti, dei rossi perfetti anche d'estate. Serviti, magari, a 11-13°, con un bel panino al prosciutto. Paradossalmente sono vini costruiti col vecchio uvaggio del Chianti Classico, che permetteva l'uso di uve bianche ( malvasia e trebbiano), i quali smussavano le "asperità" del sangiovese, abbassavano la gradazione alcolica, donavano profumi freschi di erbette aromatiche e fiori . Insomma davano un vino bevibile a litrate, non solo d'inverno e davanti ad un brasato. Sono igt ma a Lamole qualcuno fa anche il Chianti Classico con la medesima filosofia , ovviamente senza bianchi ma anche senza francesismi davvero poco territoriali.
Mi è piaciuta, questa zona. Paesaggisticamente è a metà fra la collina fiorentina e la montagna. Il bosco convive con viti ed olivi e i circa 10 km che la dividono dal resto del mondo ne fanno un'oasi da visitare per rilassarsi un po'.
Addirittura mi sono "cuccato" pure un seminario di Leonardo Romanelli.
I produttori sono sanguigni e toscani come si deve.
C'è, e con questo chiudo ( mi sto preparando ad un'altro pomeriggio tutto nikon e vini), un filo conduttore che lega tutti i vini di questa piccola zona: i profumi. Immergere il naso nel bicchiere è come passeggiare in un campo fiorito, in una campagna soleggiata ma fresca. Ultimo dato positivo è il costo medio di una bottiglia, molto più basso di prodotti decisamente più anonimi e lontani da tradizione e territorio.
Vi dirò cosa ho acquistato: tre igt ed un chianti classico. Il Chianti è di Castellinuzza e Piuca che appena trovo compro perchè mi piace e basta: poche pretese, leggerezza, profumi freschi e abbinabile bene a pranzetti estivi. Gli igt sono tutti con vecchio uvaggio chianti classico ( sangiovese, canaiolo, malvasia e trebbiano) presi per la grande bevibilità e perchè dopo 4 o 5 bianchi DEVO bere un rosso, sono i due Cortacci di Lamole de' Le Masse ( unici, per profumi floreali) e l'igt sempre di Castellinuzza e Piuca. Costo medio 7-8 euro a bottiglia spesi bene.
Eccovi qualche foto.
Hasta
Mi è piaciuta, questa zona. Paesaggisticamente è a metà fra la collina fiorentina e la montagna. Il bosco convive con viti ed olivi e i circa 10 km che la dividono dal resto del mondo ne fanno un'oasi da visitare per rilassarsi un po'.
Addirittura mi sono "cuccato" pure un seminario di Leonardo Romanelli.
I produttori sono sanguigni e toscani come si deve.
C'è, e con questo chiudo ( mi sto preparando ad un'altro pomeriggio tutto nikon e vini), un filo conduttore che lega tutti i vini di questa piccola zona: i profumi. Immergere il naso nel bicchiere è come passeggiare in un campo fiorito, in una campagna soleggiata ma fresca. Ultimo dato positivo è il costo medio di una bottiglia, molto più basso di prodotti decisamente più anonimi e lontani da tradizione e territorio.
Vi dirò cosa ho acquistato: tre igt ed un chianti classico. Il Chianti è di Castellinuzza e Piuca che appena trovo compro perchè mi piace e basta: poche pretese, leggerezza, profumi freschi e abbinabile bene a pranzetti estivi. Gli igt sono tutti con vecchio uvaggio chianti classico ( sangiovese, canaiolo, malvasia e trebbiano) presi per la grande bevibilità e perchè dopo 4 o 5 bianchi DEVO bere un rosso, sono i due Cortacci di Lamole de' Le Masse ( unici, per profumi floreali) e l'igt sempre di Castellinuzza e Piuca. Costo medio 7-8 euro a bottiglia spesi bene.
Eccovi qualche foto.
Hasta
The Beatles - Lucy in the Sky with Diamonds
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