25/01/09

Il calcio

Ho smesso di seguire il calcio. E' ormai qualche anno. Prima tifavo Inter. Quando scoppiò il caso Juve e l'Inter vinse lo scudetto tolto ai bianconeri smisi di seguire il calcio. Non ho rimpianti, devo dire. Di tanto in tanto mi capita di leggere o sentire alla tv qualche servizio sul campionato o le coppe, sul calciomercato o altre cose e mi rendo conto che ho fatto bene. Mi chiedo, però, come possa la gente, ancora, avere passione per qualcosa che di passionale non ha più niente. Quando accendo la tv e vedo Italo Cucci che parla di errori arbitrali mi viene l'orticaria: è più forte di me. Quando sento che per un giocatore vengono offerte centinaia di milioni di euro e penso che in Italia i poveri aumentano e la gente deve vendere casa perchè non si può permettere un mutuo da 600 euro al mese mi girano i marroni. Quando sento che Adriano o qualsiasi altro ragazzone è stressato perchè GIOCA ( riflettiamo sulla parola...) troppo penso a me alla mattina quando vado a lavorare e smadonno. Quando vedo ancora giocatori che cadono in terra piangendo per il dolore e si alzano a sgambettare dopo il cartellino mi altero profondamente. Se riesco vado a vedere la partita al campetto della squadra del paese e lo preferisco alla finale di champion's league, anche se già nel campetto si vedono i germi di quel virus chiamato Serie A.
Il fatto che, poi, in ogni sacrosanto telegiornale di questo paese ci sia per forza una o più notizie di calcio mi offende e penso a quanti altri sport più veri ci siano e quanto poco vengano considerati. Ho ascoltato una intervista ad un nostro campione di judo che lotta anche nella vita per mantenere aperta la sua palestra e dare una speranza ai bambini di Secondigliano. Questi sono sportivi e non i fighetti calciatori...
Hasta

Nessun commento: