11/04/14

Ma che ministri!

Mi sono imbattuto in una notizia che riportava alcune dichiarazioni del neo-ministro Guidi riguardanti la priorità della trivellazione sulla crescita turistica del nostro paese, il sud in particolare.
Allora: non voglio pensare che ci siano interessi personali o di "famiglia" dietro questi intenti ( leggi qui), perchè non sono malizioso (!) ma mi colpisce l'ottusità ancora regnante nella classe dirigenziale italiana. Ormai è palese anche ad un ignorante come me che l'Italia e una parte dell'occidente ( Grecia, Spagna, Portogallo, etc) non è, e mai lo sarà, competitiva a livello industriale con i nuovi paesi orientali o quelli storicamente forti come la Germania. Il nostro paese unico al mondo per un mix di diverse cose: bellezza paesaggistica, arte, eno-gastronomia, prodotti tipici e agricoltura, artigianato. Insomma l'Italia è un luogo di vacanza ideale. Queste cose non sono riproducibili: nessuno ce le può copiare o migliorarle. Al massimo potrà farci concorrenza proponendo un'alternativa, più o meno attraente ma, in ogni caso, diversa. E' in queste cose che dovremmo concentrarci. Sono tutti settori con ampi margini di crescita e con la possibilità di reclutare gli esuberi del comparto industriale e, secondo, me, di creare pure nuovi posti di lavoro. Non dico che non serva energia ma investire sul petrolio mi sembra un'idea degli anni settanta ( per non dire " da rincoglioniti"...), considerando il forte impatto ambientale e di salute pubblica di una scelta del genere. A mio parere va rivisto il futuro in una direzione diversa. Dobbiamo tornare indietro. Il turismo, in tutte le sue sfaccettature, può portare grande fermento e tanta occupazione. Con politiche agricole di sostegno alle nuove imprese, soprattutto agevolazioni fiscali, e rivedendo le politiche comunitarie che spesso ci obbligano a scelte assurde ( vedi l'acquisto di verdure dall'estero, quando qui ne avremmo per tutti...) una luce verso l'uscita dal tunnel si vedrebbe. Non credo, onestamente, che una persona uscita da una catena di montaggio si rifiuterebbe di riciclarsi in contadino o casaro o giardiniere ( e in caso sarebbero affari suoi...). 
Il guaio è che il potere è in mano ad un gruppo di persone, marionette di poteri economici enormi, che sono sanguisughe del sistema e ne stanno ciucciando via tutte le risorse, fottendosene di futuro, persone ed etica. Per quanto, poi, uno possa anche solo pensare di cambiare le cose, ahimè, ci sbatterà sempre il muso e verrà rimesso al suo posto. Resta da intraprendere la strada personale della ricerca della serenità, di un approccio differente verso il mondo e gli altri e godersi la vita finchè ci è concessa. 
Alla ministra mi vene da chiedere di rivedere un po' le sue dichiarazioni, sicuramente infelici, ragionando su quante persone calpesterebbe una politica come la sua.
Hasta
In onore della splendida Basilicata, traumatizzata da trivelle e falde inquinate:

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