11/03/12

Ristorante Pane e Vino Todi

Ci siamo stati a Gennaio. Sul paese mi limito a dire che è decisamente splendido, soprattutto nella piazza centrale sulla quale si affacciano palazzi e Duomo e che riporta al medioevo: non ti stupiresti a ritrovarti come Benigni e Troisi, accompagnato da Vitellozzo in carrozza nella sua locanda.
Vi parlo del ristorante, tra i più in voga della cittadina umbra ( e lo si vede dalla folla di persone che lo occupa). Sale carine, apparecchiatura sobria e servizio veloce.
I piatti.
Antipasto mondo-mondiale così composto: salumi vari e speciali (cervo, cinghiale, etc.), formaggio di fossa con gelatina, pancetta croccante con crema di aceto balsamico, involtino di verza con fondutina di pecorino di fossa, crostino con Roquefort e miele. Tra il tradizionale e l'alloctono ma davvero appetitoso, oltre che abbondante.
Strangozzi al tartufo per la mia signora, cotti benissimo ed ampiamente conditi.
Crostone di Maiale affumicato con porcini e tartufo per me ( ed ancora lo ricordo...).
La mia metà, poi, non si lascia scappare la crema catalana, mentre io, sedotto dalle parole del cameriere riguardanti una ricottina del pastore "fresca fresca", me la faccio servire alla loro maniera: rigata di cioccolato fondente fuso. Devastante, per gli amanti del genere.
Sul vino sono cascato male, fidandomi della comunque gentilissima cameriera, la quale mi ha consigliato un vino che, sebbene abbia accompagnato divinamente gli antipasti, si è spento subito dopo non reggendo la struttura tartufosa delle altre portate. Onestamente, poi, non ne ricordo il nome, rimosso sicuramente per nascondere a me stesso quanto debba essere risoluto nello scegliere personalmente, tranne quando si conosce più che bene l'oste, cosa bere ( era mia intenzione, quella volta, spararci una boccia di Sagrantino di Montefalco di Antonelli...). Mannaggia alla mia poca spina dorsale! Credo, comunque, che si trattasse del Montefalco rosso dei fratelli Pardi.
Ci siamo rifatti sul dolce, pescando sempre da Montefalco, un Sagrantino passito ( se non lo conoscete rischiate di morire senza aver assaporato un gioiello della produzione umana...), credo dell'azienda Fongoli, ma ho i ricordi annebbiati, anche in questo caso, sebbene il passito fosse di splendida fattura. Abbiate pietà di me ma l'età comincia a farsi sentire e la memoria cede...
Posto, comunque consigliatissimo, anche perchè il conto non è da svenamento.
Hasta

Sergio Cammariere - Cantautore piccolino

Nessun commento: