31/08/11

il dramma è che vengono eletti!

A Montalcino, il presidente del consorzio, eletto regolarmente, quasi fosse specchio di quei bugiardi di Montecitorio, continua a remare contro gli interessi dei consorziati ed indice, in piena vendemmia, molto difficoltosa, tra l'altro, una riunione per rivotare il cambio del disciplinare del Rosso, in modo da dare la possibilità a chi non ama fare le cose difficili di semplificarsi la vita e in modo da spianare la strada a quegli stolti che vogliono cambiare il disciplinare del Brunello ammettendo l'uso di uve alloctone e sputando addosso a chi ha lottato per creare qualità a Montalcino, a coloro che credono ancora che il vino sia cultura e a quelli che col solo lavorare bene sono capaci di creare capolavori puliti, col carattere del luogo in cui nascono e la forza che dà loro la storia. Sembra di assistere ad una farsa: è come se, dopo un referendum che abroga una legge, si chiedesse l'approvazione in parlamento della stessa legge, appena buttata nella monnezza. Ma questa gente dove l'ha abbandonato il senso del pudore? Ma non si vergognano? L'altra sera ho bevuto una bottiglia di Rosso di Montalcino di Biondi Santi, annata 2006. Ve ne parlerò, lo prometto. Ancora ne assaporo il carattere, da brivido. Il Brunello, che, ahimè, non posso permettermi ma che ho provato in qualche degustazione, è un capolavoro di tensione, carattere, territorialità, " sangiovesità" ( passatemi il termine...). Pensate ad un Cezanne e versatevelo nel calice.
Perchè, in questo paese, siamo così coglioni?
Hasta

Caparezza - Goodbye malinconia


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