14/07/11

Garganega Recioto 2007 La Biancara




Finalmente, aprendo un po' di più il portafoglio, ho acquistato e bevuto questo vino di cui in molti parlano davvero bene.
Premetto che, avendolo tenuto a temperatura ambiente, il primo bicchiere era decisamente ad una temperatura troppo calda, che col tempo ( ho utilizzato uno di quei cappottini che raffreddano la bottiglia in una decina di minuti di quei tre/quattro gradi) è migliorata avvicinandosi a quella, secondo me, prefetta, di 11/13 gradi.
Che dire: colore ambra scuro e splendente. Naso che, anche grazie al tempo ed al variare della temperatura tra i sorsi, si muove fra fieno, pout pourri, poi il fruttato di dattero e uva passa, noce, mandorla amara ed anche pinolo. Gli agrumi fanno da sottofondo al tutto. Col tempo arrivano effluvi di tè, vaniglia ed una lieve nota di ossidazione. Poi ecco l'etereo ed un che di smalto. Pazzesco! Sono profumi incredibilmente legati tra loro e che ti sbatacchiano di qui e di là. In bocca si sente subito la dolcezza, anche se non eccessiva ma equilibrata da una bella sapidità, tipica dei vini di Maule, ed una acidità forse appena sotto tono. Il 13,5% di alcool non lo senti affatto, sommerso dalla struttura importante del vino e dalla grassezza del sorso. Il finale, tutto giocato sulla lotta fra zuccheri e sali minerali, è entusiasmante e lunghissima, con ritorni di frutta disidratata, in particolare la pesca gialla. Conplessivamente è equilibrato anche se un filo di acidità in più lo avrebbe reso perfetto. Il bello di questi vini, d'altra parte, è che interpretano sempre a fondo l'annata di produzione, piuttosto, in questo caso, strutturata.

Due cenni sulla tipologia: è un vino ottenuto da uve garganega, coltivate seguendo una filosofia vicina alla biodinamica, appese fino a Febbraio per raggiungere il giusto grado di appassimento, poi fatta fermentare in tini aperti con le bucce per una quindicina di giorni. L'affinamento avviene in botti da 15 hl per 8/9 mesi, quindi l'imbottigliamento e la sosta in vetro per tre anni, prima della messa in commercio.
Io l'ho bevuto accompagnandolo con la mia donna ma potete pure abbinarci dei formaggi importanti, tipo Castelmagno, o un pecorino stagionato due/tre anni. Va bene anche della pasticceria secca.


Leggeteci la bella biografia di Janis Joplin scritta da Alicia Echols, ascoltando, ovviamente, il disco registrato con i Big Brother & the Holding Company Cheap Thrills


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