10/02/11

Trattoria del moro Aronne a Orvieto

Tempo fa siamo stati nella bella cittadina umbra per passare una domenica di relax. A parte il freddo becco e l'ennesima delusione per aver di nuovo trovato la trattoria "La mezzaluna" chiusa ( ho ottimi ricordi da una gita scolastica, di una amatriciana da brivido...), siamo stati bene ma sul ristorante abbiamo dovuto improvvisare. I posti per mangiare, in centro, non mancano ma come ogni luogo turistico ha grandi insidie e la fregatura ti può arrivare da ogni lato. A noi, stavolta, è andata molto bene. Il locale è semplice e il servizio è cordiale. Ci siamo lasciati andare, dopo la lettura del menù e dei piatti del giorno perchè un po' la fame ed un po' la nostra incalcolabile golosità non ci hanno fatto rinunciare a nulla. Per cui: Tartara al tartufo morbida ed aromatica, e ombrichelli al tartufo, interessanti, per la mia signora. Zuppa di ceci e castagne, perfetta, e occibuchi in umido, forse appena troppo poco cotti, per me. Non sapendo resistere al cinghiale in dolce e forte ( uno dei nostri piatti preferiti) ne abbiamo assaggiata una porzioncina in due. Sul cinghiale direi un paio di cose: la preparazione era molto diversa da quella che si mangia nel senese e a casa mia, assomigliando di più ad un semplice umido. Non so, però se da quelle parti la fanno in questa maniera. Comunque l'abbiamo spazzata comunque.
Non paghi abbiamo pure mangiato il dolce: una crema catalana ed una mousse di castagne. Buone entrambe ma la crema un po di più, avendo una consistenza un po' anomala ( simile, quasi, ad una panna cotta) ma che molto ho apprezzato. Delicata, invece, la mousse.
Vino. Dalla zona abbiamo provato un rosso ( lo so che è terra di bianchi ma lo vedete un Orvieto classico col tartufo e il cinghiale?): Decugnano dei Barbi rosso 2008. Un rosso dal colore cupo e denso. Si attacca al bicchiere e scende lentamente, anticipandoci una certa morbidezza. I profumi ricordano molto l'amarena e il lampone, poi è netta la liquirizia. In bocca risulta morbido e succoso anche se è un po' sbilanciato verso le morbidezze ed in particolare l'alcool, troppo scalpitante. Il finale è abbastanza lungo e giocato di nuovo sul frutto. Complessivamente piacevole. La signora ha apprezzato più di me, che cerco vini meno piacioni ( è lo snobbismo tipico dei mezzi-sommelier...).
Il ristorante è consigliato di sicuro, visto anche il conto che non dà assolutamente cattive sorprese, si esce sazi e soddisfatti e la bellissima Orvieto offre una lunga passeggiata...
Hasta

U2 - Seconds

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