Si dice che 1977 anni fa un buon uomo ( per alcuni era solo uno strafatto freakettone, cui mancava solo una chitarra...), si sia immolato per noi tutti. Per i fessi dell'epoca e per quelli dei tempi a venire. Lo fece dopo aver parlato di amore, di perdono, di carità. Parlava, quello strano ometto, di cose come uguaglianza, di rispetto degli altri e di ciò che ci circonda. Di fratellanza. Oggi il mondo cristiano festeggia la sua resurrezione ed il fatto che sia tornato dal su' babbo. Questo avrebbe dovuto comunicare speranza e fiducia e dare una prova che l'omino diceva cose condivise anche da qualcuno più in alto.
Oggi, dopo molti anni ci ritroviamo con guerre dappertutto, preti pedofili e vescovi che li coprivano, isole di rifiuti galleggianti nei nostri mari, i fascisti al governo, l'odio per i diversi. Abbiamo persone più uguali delle altre, convivenze a rischio, la disperazione.
Prendete fra le braccia i vostri figli, oggi (ma non solo oggi) e raccontategli la storia di Gesù Cristo, Di San Francesco d'Assisi, di Martin Luther King, di Gandhi. Raccontategli la storia di Libera, di Amnesty International o di Emergency. Fategli vedere le foto di Don Ciotti e non di Ratzinger. Fategli capire che la resurrezione non è come l'indulto e che bisogna pagare se si sbaglia. Ditegli che si può sbagliare (poco) ma per imparare. Fategli capire che gli altri sono importanti e che se si pensa a se stessi ci sarà solo una persona a fare i nostri interessi ma se tutti pensassimo agli altri ci sarebbero miliardi di persone ad aiutarci.
Mentre li guardate nei loro meravigliosi occhi, occhi che vi ringraziano di avergli dato la vita e di badare a loro ed alla loro salute, pensate se state sul serio facendo del vostro meglio per loro. Pensate ai vostri comportamenti, alla qualità della vostra e loro vita. Provate ad immaginare quale possa essere il loro futuro e chiedetevi se cambiando alcune vostre consuetudini il mondo in cui vivranno non possa migliorare.
Trovate in loro la forza che avete perso e fategli capire cosa vuol dire essere persone per bene.
Solo così la Pasqua avrà un senso.
Hasta.
Blues Traveler - Yours
Oggi, dopo molti anni ci ritroviamo con guerre dappertutto, preti pedofili e vescovi che li coprivano, isole di rifiuti galleggianti nei nostri mari, i fascisti al governo, l'odio per i diversi. Abbiamo persone più uguali delle altre, convivenze a rischio, la disperazione.
Prendete fra le braccia i vostri figli, oggi (ma non solo oggi) e raccontategli la storia di Gesù Cristo, Di San Francesco d'Assisi, di Martin Luther King, di Gandhi. Raccontategli la storia di Libera, di Amnesty International o di Emergency. Fategli vedere le foto di Don Ciotti e non di Ratzinger. Fategli capire che la resurrezione non è come l'indulto e che bisogna pagare se si sbaglia. Ditegli che si può sbagliare (poco) ma per imparare. Fategli capire che gli altri sono importanti e che se si pensa a se stessi ci sarà solo una persona a fare i nostri interessi ma se tutti pensassimo agli altri ci sarebbero miliardi di persone ad aiutarci.
Mentre li guardate nei loro meravigliosi occhi, occhi che vi ringraziano di avergli dato la vita e di badare a loro ed alla loro salute, pensate se state sul serio facendo del vostro meglio per loro. Pensate ai vostri comportamenti, alla qualità della vostra e loro vita. Provate ad immaginare quale possa essere il loro futuro e chiedetevi se cambiando alcune vostre consuetudini il mondo in cui vivranno non possa migliorare.
Trovate in loro la forza che avete perso e fategli capire cosa vuol dire essere persone per bene.
Solo così la Pasqua avrà un senso.
Hasta.
Blues Traveler - Yours
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