04/11/09

La croce

Ho sempre trovato fastidioso il crocifisso in classe, quando ero studente. Non per il mio ateismo ma perchè non andavo a scuola dalle Orsoline ma in un liceo statale. Lo stato italiano è laico e si deve porre di fronte alle religioni in maniera neutra, considerandole tutte uguali. E' vero, c'è il concordato ma questo non dice che lo stato italiano è cattolico! Il bambino musulmano si indignerà, e giustamente, perchè vicino al simbolo del cristianesimo non c'è quello della sua religione e così farà l'induista, il buddhista e via dicendo. Io mi indigno perchè in una scuola statale di una nazione laica non ne voglio nemmeno uno di simboli religiosi. La religione stia nelle case, nelle chiese o nei santini dentro ai portafogli.
Al liceo mi sentivo come un indio cui veniva imposto un dio, con una mano, e con l'altro gli veniva rubato l'oro in cambio di vita eterna...
Non me ne vogliano i cattolici o i religiosi di tutti i tipi: invidio chi ha una fede ma ritengo che l'imposizione di un credo tradisca profondamente l'essenza di ogni religione. La secolarizzazione, poi, delle chiese, mi sembra di non averla sentita auspicare dalle parole delle scritture sacre.
Trovo, quindi, giusto quello che Strasburgo ha stabilito. In un periodo come questo, in cui gli interessi politici ed economici si nascondono dietro alle religioni per trarne svianti giustificazioni, serve che le persone normali siano aperte al dialogo e tolleranti e che tutte le religioni imparino a convivere usando come collante ciò che hanno in comune: il messaggio che siamo tutti piccoli piccoli e che il valore più alto è la Pace, da ricercare sempre e comunque.
Hasta

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