01/11/09

Che ci faccio con una Nana?

La Nana, nel senese, è l'anatra.
Che ci fai con un'anatra?
Un'ottima cena!
Il petto, ti servirà per un risotto, il resto per uno stufato.
Fate così: in poco olio soffriggete il petto, dalla parte della pelle, finchè ques'ultima sarà appena croccante, poi aggiungete un trito di cipolla, carota e sedano e sfumate con del vino rosso. Fatto evaporare il vino girate il petto e bagnate con il succo di una arancia, coprite e, a fuoco lento, fate cuocere una decina di minuti. A questo punto togliete il petto, eliminate la pelle e tagliatelo a pezzettini con la mezzaluna. Rimettete sul fuoco, aggiungete il fegato dell'anatra a pezzetti e lasciate amalgamare a fuoco lentissimo per 5 minuti.
Preparate, in un'altra pentola, un risotto normale al quale, a metà cottura, aggiungerete il ragù di petto che avete da parte ed aggiustate di sale. Portate a cottura il riso, avendo cura di lasciarlo leggermente liquido e fate mantecare a fuoco spento con una noce di burro e del parmigiano grattugiato. Lo chiameremo "Riso con anatra all'arancia".
Il resto della nana, dopo averla selvaggiamente sezionata e tenuta a bagno in un intingolo fatto di acqua, aceto, cipolla e sedano tritati e grani di pepe nero, va messa in tegame con un soffritto come quello di sopra ma con l'aggiunta di 5 o 6 bacche di ginepro schiacciate col coltello. Quando la carne si colorisce bagnatela con del vino, fate evaporare, coprite e fate cuocere un'oretta, aggiustando di sale e bagnandola se occorre con del brodo. A fine cottura, togliete la carne dal tegame ed frullate il sughino col minipimer. Aggiungete 50g di uvetta ( ammollata in acqua tiepida per una decina di minuti), 20g di pinoli, 30g di mandorle spellate e 50g di cioccolato fondente (almeno 75%). Fate scaldare, aggiungete 1/2 bicchiere di aceto e la carne, fate amalgamare il tutto e servite in piatti, possibilmente, caldi. La chiameremo "Nana in dolce e forte".
L'abbiamo mangiati con un Rosso di Montalcino: il Ginestreto 2007 di Fuligni. Fruttato e fine al naso, succoso il sorso con acidità equilibrata a morbidezza ed alcool e tannini maturi, equilibrato e fine. Forse non è abbastanza strutturato e persistente per reggere il dolce e forte ma col risotto era ok. Se avete la possibilità, magari, cambiate bottiglia salendo ad un Sangioveto 2004 di Badia a Coltibuono, sangiovese in purezza, passato in barrique, di grande struttura e lunghezza, adatto a reggere se non ad esaltarsi con la cioccolosità dello stufato, con i suoi profumi di frutta sotto spirito e rimandi tostati e speziati.
Allego foto



Hasta
Genesis - Abacab

Nessun commento: