23/04/09

Vinitaly 2009

Sarò sincero. Mi ero preparato un bel discorsone sul vinitaly, meditato in più e più giorni, dopo una semi abbuffata di pareri, chiacchiere, intelligenti e non, sulla manifestazione riguardante il vino che fa più parlare di sè. Giunto al momento di pubblicarlo mi sono pentito. Era anch'esso un mare di chiacchiere.
Lo rifaccio in diretta e in maniera decisamente più stringata. in modo da essere più semplice e schietto possibile.
Se ti piace il Vinitaly bene; se non ti piace va bene lo stesso. Nessuno è obbligato ad andarci o non ha la possibilità, invece, di entrare. Sono scelte e gusti personali.
A me piace. E' un enorme baraccone pieno di gente piacevole e spiacevole ( non parlo solo degli sbronzi in giro ma anche di alcuni addetti agli stand dei produttori che ti trattano a culo solo se sei vestito sportivo...). E', però, anche un luogo in cui puoi davvero far crescere la tua conoscenza globale del mondo del vino, grazie alla contemporanea presenza di migliaia di produttori e vini diversi.
In due giorni sono riuscito a degustare un centinaio di vini e devo dire che se la qualità è praticamente sempre buona, comincia ad essere carente la tipicità. Molti vini si assomigliano, vuoi per l'abuso del legno, vuoi per i sempre più frequenti tagli con i vitigni bordolesi, e mi sono trovato di fronte a vini praticamente identici prodotti in regioni molto lontane e diverse fra loro. Questo mi preoccupa un po' ma devo anche dire che quelli da me provati sono una ridottissima parte di quelli presenti, per cui potrei anche sbagliarmi alla grande!.
L'unico dispiacere è stato sentire un membro di una associazione che fa della comunicazione sul vino una missione affermare che, in parole povere, c'è troppa feccia fra i visitatori ed è tutto tempo sprecato. Finchè ci saranno questi settarismi sarà difficile creare reale consapevolezza al bere bene e, francamente, tirarsela in questa maniera è un po' da cretini. Ma il mondo è bello perchè e vario, no?
I prossimi giorni proverò a segnalare qualche buon vino fra quelli che ho scoperto.
Hasta







Bandabardò - Venti bottiglie di vino

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